A seguito di un articolo apparso recentemente su un portale ticinese le Aziende Industriali di Mendrisio (AIM) precisano quanto segue.
Il Chlorothalonil è una sostanza fungicida presente in numerosi prodotti fitosanitari utilizzati nell’agricoltura a partire dagli anni ’70. Questa sostanza ha un periodo di vita nel terreno assai breve (una ventina di giorni) e una volta diffusa nel terreno si scompone in sottoprodotti chiamati metaboliti che generalmente hanno un periodo di vita assai più lungo (dell’ordine delle centinaia di giorni per taluni).
Sia l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sia l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (USAV) hanno dichiarato nella loro recente valutazione dei rischi che non si può escludere un pericolo per la salute per alcuni prodotti di degradazione del Chlorothalonil.
Nel corso della primavera 2019 l'Associazione di chimici cantonali svizzeri (ACCS) ha eseguito, a livello nazionale, una campagna di misura dei residui di prodotti fitosanitari nell'acqua potabile. In questa campagna sono stati misurati per la prima volta anche alcuni metaboliti del Chlorothalonil. La campagna in Ticino è stata eseguita dal Laboratorio cantonale.
All’inizio di settembre 2019 le AIM venivano informate dal Laboratorio cantonale della presenza di alcuni metaboliti del Chlorothalonil nel pozzo Gerbo (a Genestrerio) e nei pozzi Nuovo e Vecchio (a Ligornetto).
Nell’ambito di questa informazione, che è poi stata passata alla stampa, al pubblico e riportata in altri comunicati da parte delle AIM, venivano comunicati, sempre da parte del Laboratorio cantonale, anche i seguenti aspetti:
- l’acqua dei pozzi citati è e rimane potabile, anche se in taluni casi la soglia dello 0.1 μg/l (equivalente a 100 ng/l) prevista per i pesticidi nell’Ordinanza del DFI sull’acqua potabile e sull’acqua per piscine e docce accessibili al pubblico è superata, non vi è pericolo immediato per la salute pubblica;
- le AIM sono tenute a monitorare periodicamente le concentrazioni dei metaboliti del Chlorothalonil presenti in quegli acquiferi e a pubblicarne i risultati sul sito ufficiale aim.mendrisio.ch;
- le AIM, secondo la relativa direttiva federale dell’USAV, hanno tempo due anni per ridurre le concentrazioni dei metaboliti al di sotto della soglia dell’Ordinanza.
Nel frattempo, a decorrere dal 31 dicembre 2019, Berna ha proibito il commercio e l’uso di prodotti fitosanitari a base di Chlorothalonil.
Le AIM, a partire dal mese di settembre 2019, hanno comunicato alla popolazione questa situazione aggiornando regolarmente il proprio sito con le concentrazioni dei metaboliti rilevati.
Da qui il link per accedere direttamente alle informazioni riguardanti i 3 pozzi:
La regolazione di questa problematica, entro i due anni, sta avvenendo su tre direttrici:
- il miglioramento della possibilità di scambio di acqua all’interno della rete cittadina dell’acqua potabile;
- la riperforazione del pozzo Prati Maggi;
- l’attivazione prossima di almeno parte dell’Acquedotto regionale (ARM).
In conclusione, le AIM ribadiscono che, attualmente e in tutta la Città di Mendrisio, l’acqua distribuita all’utenza è e rimane potabile.