Le prime decisioni formali, prese dalla Municipalità di Mendrisio, in merito all’approvvigionamento idrico risalgono al luglio del 1865. Mentre che la decisione ufficiale di compiere l’importante opera pubblica dell’acquedotto comunale di Mendrisio, risale al 1898, periodo in cui il fabbisogno annuo era di mc 380’000.
Dopo il 1900 questo consumo va man mano aumentando a causa dell’incremento demografico e quindi già nel 1950 l’Autorità comunale attua dei miglioramenti alle prese delle sorgenti di Paolaccio e Villa Foresta.
Nel 1962 si iniziano i lavori per il pozzo di captazione di San Martino, il quale permetterà di sopperire al fabbisogno idrico nei periodi di scarsità d’acqua. Nel 1973 si procedette all’esecuzione di un secondo pozzo filtrante nei pressi dei posteggi della piscina comunale.
Nel 1974 vennero messi in cantiere i lavori per la realizzazione del serbatoio e dell’impianto di potabilizzazione in zona Bena ed in seguito nel 1978 si edificò la camera di selezione a Paolaccio.
Nel 1990 venne realizzato il serbatoio Avra.
Nel 2009 rispettivamente nel 2014 gli allora comuni di Arzo, Besazio, Capolago, Genestrerio, Ligornetto, Meride, Rancate, Tremona e Mendrisio si sono aggregati in un unico comune.
L'attuale erogazione di acqua serve l’utenza della città di Mendrisio e quella del Monte Generoso, e garantisce l’acqua di soccorso per i comuni di Castel San Pietro e Breggia.